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Quanto cloro mettere in piscina?

Quanto cloro mettere in piscina?

Vuoi sapere quanto cloro mettere in piscina? In questa piccola guida troverai tutte le informazioni per il trattamento e la disinfezione dell’acqua

Quando si parla di trattamento e disinfezione dell’acqua, uno dei dubbi più frequenti è: quanto cloro mettere in piscina? Insieme al controllo del pH dell’acqua, i valori del cloro della piscina sono indicatori da monitorare regolarmente per assicurare una corretta igiene e rendere la balneazione sicura. I valori del cloro e del ph vanno controllati regolarmenteQuella di disinfezione e sanificazione dell’acqua delle piscine è proprio la principale funzione assolta dal cloro, preferito ad altri prodotti chimici quali il bromo o l’ossigeno attivo, perché più economico e più semplice da reperire in formato solido (pastiglie), in formato liquido o in polvere granulare. Affinché il cloro possa svolgere al meglio la sua azione igienizzante senza rischi o fastidi per i bagnanti, occorre il giusto dosaggio e misurazione periodica. Vediamo come fare.
Dosaggio del cloro in piscina
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La risposta alla domanda “quanto cloro mettere in piscina” è legata a diversi fattori. Il primo elemento da considerare è, chiaramente, la grandezza della piscina. La quantità di cloro varierà in proporzione alle dimensioni della vasca e, quindi, della sua capacità di litraggio. Per stabilire quanto cloro usare nell’acqua di una piscina bisognerà anche tener conto del tipo di prodotto utilizzato: l’efficacia potrebbe variare in funzione della qualità, della tipologia impiegata e della densità del prodotto.

Ad esempio, indicativamente occorrono due pastiglie di tricloro al 90% di cloro attivo da 600 gr per una piscina da 100 mc, da far sciogliere lentamente nello skimmer, nei dosatori a lambimento o nei dosatori galleggianti. Se si usa cloro in polvere, invece, bisognerà calcolare circa 1 gr di dicloro granulare al 60% per ogni mc di acqua, da versare ogni giorno. 
Clorazione lenta
Per capire qual è il giusto dosaggio di cloro per la tua piscina è bene distinguere tra clorazione lenta e clorazione shock. Il cloro lento è solitamente venduto sottoforma di pastiglie da 200 gr che, mediamente possono trattare 15 metri cubi di acqua per una settimana. Questo tipo di prodotto contiene il 90% di cloro e richiede tempi di scioglimento più lenti. Di norma, si raccomanda la clorazione lenta durante tutto il periodo estivo e di maggior utilizzo della piscina, poiché garantisce la giusta efficacia disinfettante, senza arrecare fastidi o danni agli utilizzatori della piscina. 
Trattamento o clorazione shock
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In alcuni casi, per un risultato ottimale è richiesto un trattamento definito cloro shock, ossia un dosaggio superiore in grado di innescare un’azione d’urto. Normalmente ciò avviene quando si prepara la piscina dopo l’inverno oppure al termine della stagione, prima dell’invernaggio, o ancora a seguito di abbondanti precipitazioni o se si è verificata un’alterazione del pH dell’acqua.

Per tale trattamento si utilizza solitamente un prodotto più concentrato, contenente il 60% di cloro utile, efficace in tempi molto rapidi e ancor più efficace se si mantiene l’impianto filtrante in funzione più a lungo del solito. Data la sua aggressività e la sua potenza purificante, occorre evitare la balneazione per almeno 1-2 giorni. Infine, per non danneggiare il liner e la superficie della vasca, si consiglia di non versare il cloro direttamente nell’acqua, ma di diluirlo precedentemente. 

Ora che sai quanto cloro mettere in piscina e quali sono i tipi di trattamento da effettuare, prima di iniziare, ti consigliamo comunque di consultare le indicazioni del produttore e quali sono i prodotti raccomandati.